Nuove fotografie
NGC 7000 (North America Nebula) |
Nebulosa (NGC 7000), nebulosa Nord America, in Cigno |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
20 h 58,8 m
44° 20'
800 a.l.
-
175'x110'
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(cliccare x ingrandire) |
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Dati;
Data: 01/05/08
Località: Monte Amiata
Seeing: Buono
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4
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Realizzazione:
Telescopio: Skywatcher ED80
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 5 pose x 300 secondi mediate con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2
Riduzione Rumore: Noise Ninja
Inseguimento a mano su portatile con telescopio SN 6" e CCD MagZero m5
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NGC7000, conosciuta anche come nebulosa Nord America è una vasta nube di nebulosità mista di gas, polveri e stelle. E' situata a circa 3° ad E di Deneb (α Cygni) e può essere individuata anche ad occhio nudo nella regione di maggior luminosità nella Via Lattea nella regione del Cigno. Già un buon binocolo consente di osservare, in condizioni di assenza di inquinamento luminoso, una luminescenza irregolare estesa oltre 1.5°. Può essere osservata anche con piccoli telescopi a bassissimo ingrandimento, mentre con telescopi di medie dimensioni e ad ingrandimenti maggiori la riduzione del campo impedisce di mantenere una visione d'assieme.
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Fotografie in archivio
M42 (Orion Nebula) |
Nebulosa diffusa M42 (NGC 1976), nebulosa ad emissione e riflessione, in Orione |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
05 h 35,4 m
-05° 27'
1.600 a.l.
4.0
85' x 60'
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prima elaborazione Dicembre 2007
seconda elaborazione Marzo 2008
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Dati;
Data: 13/12/07
Località: Roma
Seeing: Discreto
Inquinamento Luminoso: Elevato
Luna: 0/4
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Realizzazione:
Telescopio: Skywatcher ED80
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 13 pose x 180 secondi + 2 posa x 300 secondi sommate con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2
Riduzione Rumore: Noise Ninja
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Ad una distanza di circa 1.600 (o 1.500) anni luce, la Nebulosa di Orione è la nebulosa diffusa più luminosa del cielo, visibile ad occhio nudo e gratificante nei telescopi di tutte le dimensioni, dai più piccoli amatoriali ai più grandi telescopi terrestri, all'Hubble Space Telescope.
E' la parte principale della più grande nube di gas e polveri che si estende per oltre 10 gradi, ben oltre la metà della costellazione di Orione. L'estensione lineare di questa nube gigantesca è di diverse centinaia di anni luce. Questa può essere visualizzata nelle fotografie a lunga posa e contiene, oltre la Nebulosa di Orione vicino al centro, i seguenti oggetti, ugualmente famosi: l'anello di Barnard, la regione della Nebulosa Testa di cavallo (contenente anche NGC 2024 = Orion B), e la nebulosa a riflessione intorno ad M78.
La stessa Nebulosa diOrione è un grande oggetto in cielo, estendendosi per circa 66x60 minuti d'arco, coprendo un'area pari a quattro volte il diametro della Luna piena, corrispondenti ad un diametro lineare di circa 30 anni luce. |
M8 (Lagoon Nebula) |
Nebulosa Diffusa M8 (NGC 6523) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
18h 03m
-24°23'
5.200 a.l.
6
90x40'
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Data: 14/07/07
Località: Campo Felice
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 2x300" con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
Come spesso accade per le nebulose diffuse, l'ammasso di giovani stelle che si è formato dalla materia della nebulosa stessa, è stato il primo oggetto ad essere scoperto. In questo caso si tratta dell'ammasso aperto NGC 6530, nella metà ad est di M8, scoperto da Flamsteed nel 1680 circa e riosservato da De Cheseaux nel 1746. Le Gentil, invece, fu il primo a scoprire la nebulosa nel 1747. L'abate Nicholas Louis de la Caille l'ha catalogata nella sua raccolta del 1751-52 come Lacaille III.14. Secondo Kenneth Glyn Jones, la Nebulosa Laguna ha un'estensione apparente di 90x40 minuti d'arco, cioé 3 x 1 1/3 volte il diametro apparente della luna piena e corrispondenti a circa 140x60 anni luce se la distanza di 5.200 anni luce fosse corretta, il che non è certo. Nuove fonti indicano da 4850 (Glyn Jones) a 6500, ma David J. Eichler indica il valore di 5.200 nel suo articolo intitolato "Immersione nella Laguna" ("Plunge into the Lagoon") su Astronomy Vol. 24, N. 7 (luglio 1996).
Una delle caratteristiche più rilevanti della Laguna è la presenza di nebulose scure conosciute come "globuli" (Burnham), nubi protostellari collassate del diametro di 10.000 UA (Unità Astronomiche). Possono essere viste, insieme ad altri dettagli, nell'immagine del DSSM. Secondo David Eichler, la nebulosa ha probabilmente una profondità comparabile all'estensione lineare indicata in precedenza.
Nella parte più luminosa della nebulosa è possibile osservare una particolarità importante che, alla sua forma deve il nome di "Nebulosa clessidra" (vedi le nostre dettagliate fotografie). Questa si trova in una regione dove sembra stia avendo luogo un effervescente processo di formazione stellare; l'emissione luminosa è provocata dalla forte eccitazione di stelle molto giovani estremamente calde, in particolare la Clessidra è illuminata dalla stella calda Herschel 36 (mag. 9.5, classe spettrale O7). Vicino a questa particolarità si trova quella che sembra essere la stella più luminosa associata alla Nebulosa Laguna, 9 Sagittarii (mag. 5.97, classe spettrale O5), che sicuramente contribuisce a fornire una parte considerevole della radiazione ad alta energia che eccita la nebulosa e la fa risplendere.
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M31 (Andromeda Galaxy) |
Galassia Spirale M31 (NGC 224) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
00h 42m
41°16'
2.200.000 a.l.
4.8
178''
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Data: 14/07/07
Località: Campo Felice
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 2x280" con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
M31 è la famosa galassia Andromeda, la galassia più grande a noi vicina che forma il Gruppo Locale di galassia insieme alle sue compagne (including M32 ed M110, due luminose galassie ellittiche nane), la nostra Via Lattea e le sue compagne, M33 ed altre.
Visibile ad occhio nudo sotto cieli moderatamente bui, questo oggetto era noto come la "piccola nube" all'astronomo persiano Al-Sufi, che l'osservò nel 905 dC (descrivendola nel 964 dC nel suo Libro delle stelle fisse). Charles Messier Charles Messier era evidentemente inconsapevole di questo primo rapporto e ascrisse la sua scoperta a Simon Marius, il primo a darne una descrizione con l'osservazione telescopica nel 1612. Per lungo tempo si credette che la "Grande nebulosa Andromeda" fosse una delle nebulose più vicine (William Herschel riteneva, ovviamente sbagliando, che la sua distanza "non supera 2.000 volte la distanza di Sirio" (17.000 anni luce).
Oggi la galassia Andromeda è sicuramente la galassia "esterna" più studiata. Il particolare interesse risiede nel fatto che ci permette di studiare tutte le caratteristiche di una galassia dall'esterno, caratteristiche che ritroviamo nella Via Lattea ma che non possiamo osservare poiché la maggior parte della nostra Galassia è nascosta dalla polvere interstellare. Sono quindi in corso studi continui della struttura a spirale, degli ammassi aperti e globulari, della materia interstellare, delle nebulose planetarie, dei resti di supernova (vedi l'articolo di Jeff Kanipe in Astronomy, Novembre 1995, p. 46), del nucleo galattico, galassie compagne ed altro.
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NGC6960 (Velo Nebula) |
Nebulosa Diffusa M17 (NGC 6618) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
20h 46m
30°44'
5.000 a.l.
37"'
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Data: 14/07/07
Località: Campo Felice
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 4x300" con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
Diecimila anni fa, prima dell'alba della storia umana, una nuova luce deve essere improvvisamente apparsa nel cielo notturno, per spegnersi lentamente dopo alcune settimane. Oggi sappiamo che questa luce fu l'esplosione di una stella e ne osserviamo i resti sotto forma di una colorata nube di gas in espansione nota come Nebulosa Velo. Il residuo di supernova si trova a circa 1400 anni-luce di distanza nella costellazione del Cigno, e attualmente si spande per oltre quattro volte le dimensioni angolari della Luna piena. La brillante stella 52 Cygni è visibile ad occhio nudo da una località buia ma ha soltanto una relazione prospettica con l'antica nebulosa.
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M17 (Omega Nebula) |
Nebulosa Diffusa M17 (NGC 6618) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
18h 20m
-16°11'
5.000 a.l.
7.5
11'
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(cliccare x ingrandire) |
(cliccare x ingrandire) |
Data: 14/07/07
Località: Campo Felice
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 3x300" con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
La Nebulosa Omega M17, chiamata anche Nebulosa Cigno, Nebulosa Ferro di Cavallo o (specialmente nell'emisfero australe) Nebulosa Aragosta, è una regione di formazione stellare e risplende per via della radiazione ad alta energia emessa delle stelle giovani. La formazione di stelle in questa nebulosa o è ancora attiva o è cessata da pochissimo tempo. Immerso nella nebulosa sembra esservi un piccolo ammasso di circa 35 stelle, luminose ma oscurate dalla polvere.
Il colore della Nebulosa Omega è il rossiccio tendente al rosa, e la regione più luminosa è realmente di colore bianco (e non è una sovraesposizione della fotografia come si potrebbe credere). Questo fenomeno probabilmente è dovuto a due effetti concomitanti: l'emissione di luce da parte dei gas più caldi e la riflessione della luce stellare da parte delle polveri. Una delle principali caratteristiche della nebulosa è la grande quantità di materiale oscurante che contiene. La massa del gas è stata stimata in circa 800 masse solari, quanto basta per formare un ricco ammasso stellare e di molto superiore a quella della Nebulosa di Orione M42. Mentre la nebulosa brillante ha un diametro di circa 15 anni luce, l'intera nube gassosa, inclusa la parte meno luminosa, sembra estendersi almeno per 40 anni luce. Le stime della distanza di M17 spaziano in un grande intervallo di valori, ma quelle più recenti sono comprese fra 5.000 e 6.000 anni luce, cioè poco meno della distanza del suo vicino apparente, M16 con la Nebulosa Aquila -- pare perciò che queste due regioni di formazione stellare siano davvero vicine fra loro, nello stesso braccio a spirale della nostra galassia la Via Lattea.
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M22 |
Ammasso Globulare M22 (NGC 6656) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
18h 36m
-23°54'
1.250 a.l.
5.9
24'
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Data: 14/07/07
Località: Campo Felice
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4
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Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 1x180"
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
Fu probabilmente il primo ammasso globulare ad essere scoperto, da A. Ihle nel 1665. Secondo Kenneth Glyn Jones, Hevelius probabilmente lo aveva osservato già in precedenza. M22 fu incluso nella lista di 6 oggetti pubblicata da Halley nel 1715 e fu osservato da De Cheseaux (con il n. 17) e da Le Gentil, come pure da Abbe Nicholas Louis de la Caille, che lo incluse nel suo catalogo di oggetti australi come Lacaille I.12.
M22 è un oggetto notevole; dista circa 10.000 anni luce e quindi, il suo diametro angolare di 24' corrisponde a un diametro lineare di circa 65 anni luce. E' visibile ad occhio nudo per osservatori che non si trovino a latitudini troppo settentrionali, perché è più brillante dell'ammasso globulare di Ercole M13 ed è sopravanzato solo dai 2 brillanti ammassi globulari australi Omega Centauri (NGC 5139) e 47 Tucanae (NGC 104) (non compresi nel catalogo Messier) - questa è la classifica dei 4 ammassi globulari più brillanti del cielo.
M22 è uno degli ammassi globulari più vicini (distanza 10.000 anni luce). Shapley e Pease hanno contato in questo grande sciame 70.000 stelle, ma fra queste sono state identificate soltanto 32 stelle variabili, di cui la metà già note a Bailey nel 1902; tra esse una variabile a lungo periodo tipo Mira, che probabilmente non appartiene all'ammasso. Le stelle sono distribuite in una regione di circa 200 anni luce di diametro e si allontanano da noi a 144 km/sec. Le stelle più luminose sono di magnitudine 11. |
M27 (Dumbbell Nebula) |
Nebulosa planetaria M27 (NGC 5194) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
19h 59m
22°43'
1.250 a.l.
7.4
8' x 5.7'
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Data: 12/05/07
Località: Monte Amiata
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 2 pose x 60 secondi + 1 pose x 120 secondi + 2 pose per x 180 secondi Mediate con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
La Nebulosa Manubrio M27 fu la prima nebulosa planetaria ad essere scoperta. Il 12 luglio 1764, Charles Messier scoprì questa nuova ed affascinante classe di oggetti. La possiamo osservare approssimativamente dal suo piano equatoriale (quasi da sinistra a destra nella nostra immagine); se l'osservassimo in prossimità di uno dei poli, avrebbe con tutta probabilità l'aspetto della Nebulosa Anello M57.
E' certamente l'oggetto di questo tipo più impressionante nel cielo, con un diametro angolare di quasi 6 minuti d'arco ed un debole alone che si estende per oltre 15', metà del diametro lunare apparente. E' anche uno tra i più luminosi, avendo una magnitudine apparente stimata di 7,3, quella della Nebulosa Elica (Helix Nebula) NGC 7293 nell'Acquario è di 7,3 e che peraltro ha una luminosità superficiale inferiore a causa della notevole estensione (stimata da Stephen Hynes). L'autore (H.F.) è rimasto stupefatto di quanto sia splendido questo oggetto se osservato sotto un buon cielo con un binocolo 10x50 !
La parte più brillante della nebulosa si sta apparentemente espandendo alla velocità di 6,8 secondi d'arco all'anno, il che porta ad una stima dell'età compresa tra 3000 e 4000 anni, l'espulsione del guscio avrebbe dovuto probabilmente essere visibile da tempo (in realtà, considerando il tempo necessario alla luce per percorrere la distanza cui si trova, astronomicamente è avvenuta poco tempo fa).
La stella centrale di M27 è abbastanza brillante essendo di magnitudine 13,5, una subnana blu estremamente calda, con una temperatura di circa 85.000 gradi K (il tipo spettrale secondo lo Sky Catalog 2000 è lo O7). K.M. Cudworth dello Yerkes Observatory avrebbe scoperto che probabilmente ha una debole (mag.17) compagna gialla a 6,5" in PA 214 (Burnham). |
M51 (Whirlpool Galaxy) |
Galassia a spirale M51 (NGC 5194) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
13h 29m
47°12'
37.000.000 a.l.
8,1
11' x 7'
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(cliccare x ingrandire) |
(cliccare x ingrandire) |
Data: 12/05/07
Località: Monte Amiata
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 1 pose x 180 secondi + 1 pose x 240 secondi + 2 pose per x 300 secondi Mediate con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
a famosa galassia Vortice (Whirlpool) M51 fu una delle scoperte originali di Messier: avvenne il 13 ottobre 1773, mentre era intento ad osservare una cometa. La sua compagna, NGC 5195, fu scoperta nel 1781 dall'amico Mechain, ne venne così fatta menzione nel catalogo del 1784: "E' doppia, ciascuna ha un centro luminoso e sono separate di 4'35". Le due "atmosfere" si toccano, una è più debole dell'altra." Ad NGC 5195 William Herschel assegnò un numero proprio: H I.186.
M51 è il membro dominante di un piccolo gruppo di galassie. Poiché si trova a 37 milioni di anni luce di distanza ed è di cospicue dimensioni, si tratta di un oggetto esteso e luminoso.
Questa galassia fu la prima di cui fu scoperta la struttura a spirale (da Lord Rosse, nel 1845, che ne fece un disegno preciso ed accurato). Secondo le attuali conoscenze, la pronunciata struttura a spirale è dovuta all'incontro di M51 con la vicina NGC 5195 (quella debole nella descrizione di Messier).
Per gli astrofili si tratta di un oggetto facile e spettacolare da osservare ma sotto cieli bui poiché è sensibile all'inquinamento luminoso che la rende indistinguibile dallo sfondo del cielo. Con ottimo seeing persino con un telescopio di 10 cm sono visibili i suggestivi bracci della spirale. La visuale migliore di questa coppia la si ha con bassi ingrandimenti. |
M81 e M82 |
Galassia a spirale M81 (NGC 3031), tipo Sb, nell'Orsa Maggiore e Galassia M82 |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
09h 55.6m
69° 04'
12.000.000 a.l.
6,8
21' x 10'
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(cliccare x ingrandire) |
(cliccare x ingrandire) |
Data: 12/05/07
Località: Monte Amiata
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 1 pose x 120 secondi + 2 pose x 180 secondi + 2 pose per x 240 secondi Mediate con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
Questa galassia, dal maestoso disegno ben pronunciato di spirale è la più luminosa di una notevole coppia fisica, con la vicina M82, ed è, probabilmente, il membro dominante di un gruppo a noi prossimo denominato gruppo di M81. Poche decine di milioni di anni fa, tempi quasi recenti su scala cosmica, è avvenuto un incontro ravvicinato tra M81 ed M82. Nel corso di questo evento M81, molto più massiva e grande, ha drammaticamente deformato M82 per interazione gravitazionale.. L'incontro ha lasciato tracce anche nella struttura a spirale della più grande e luminosa M81: innànzi tutto rendendola complessivamente più pronunciata e secondariamente formando la struttura lineare scura nella parte inferiore a sinistra della regione del nucleo. Le galassie sono ancora molto vicine essendo i loro centri separati da solo 150.000 anni luce.
Domenica 28 marzo 1993, esplose in M81 una supernova (1993J) di tipo II, scoperta dall'astrofilo spagnolo Francisco Garcia Diaz di Lugo (Spagna), che raggiunse una luminosità massima di 10,5 magnitudini. Il resto di questa supernova è stato osservato alla lunghezza d'onda radio di 3,6 cm da, quasi, il sesto mese per i 18 mesi seguenti con il radiotelescopio del VLA del NRAO.
Ricerche compiute nel 1994 hanno formito la prova che M81 ha poca materia oscura perché la sua curva di rotazione cala sensibilmente nelle regioni esterne. |
M106 |
Galassia M106 (NGC 4258) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
12 h 19 m
+47°18'
25.000 a.l.
8.4
19' x 8'
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(cliccare x ingrandire) |
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Dati;
Data: 12/05/07
Località: Monte Amiata
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Posa: 2 x 120"+ 3 x 240" + 1 x 300" mediate con Registar e guidate con oculare illuminato
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
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M57 (Ring Nebula) |
Nebulosa Planetaria M57 (NGC 6720) Nebulosa Planetaria nella Lira |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
18 h 53 m
+33°02'
4.100 a.l.
8.8
1.4' x 1.0'
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(cliccare x ingrandire) |
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(cliccare x ingrandire) |
Dati;
Data: 12/05/07
Località: Monte Amiata
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Posa: 1 x 120"+ 1 x 240" mediate con Registar e guidate con oculare illuminato
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
La famosa nebulosa anulare M57 viene spesso citata come esempio di nebulosa planetaria e di oggetto estivo da osservare nell'emisfero boreale. Recenti scoperte invece hanno confermato che si tratta, con tutta probabilità, di un anello (toro) di materia luminosa che circonda la stella centrale, e non un inviluppo sferoidale (o ellissoidale), come teorizzato per la prima volta da John Herschel. Osservandola dal piano su cui poggia l'anello, dovrebbe quindi assomigliare molto alla Nebulosa Manubrio M27 invece noi la vediamo in prossimità di uno degli assi polari, il contrario di quanto espresso chiaramente, per esempio, da Kenneth Glyn Jones nel suo libro.
La nostra immagine a colori pone in evidenza il fatto che il materiale dell'anello è esposto ad un livello di ionizzazione che decresce con l'aumentare della distanza dalla calda stella centrale a 100.000° kelvin. La regione più interna appare scura poiché emette principalmente radiazione ultravioletta mentre la parte interna visibile dell'anello è dominata dalla tonalità verde dell'ossigeno ionizzato e dall'azoto mentre nelle regioni esterne solo l'idrogeno riesce ad essere eccitato riemettendo luce rossa.
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M13 |
Ammasso globulre M13 (NGC 6205) Ammasso Globulare nell'Hercole |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
16 h 41 m
-36° 28'
21.500 a.l.
5.8
20'
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(cliccare x ingrandire) |
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(cliccare x ingrandire) |
Dati;
Data: 12/05/07
Località: Monte Amiata
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4 |
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Posa: 1 x 180" guidate con oculare illuminato
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
M13, detto anche "il grande ammasso globulare di Ercole", è uno dei più appariscenti e noti ammassi globulari dell'emisfero settentrionale. Fu scoperto nel 1714 da Edmond Halley, il quale notò che quando il cielo è limpido e senza Luna, è visibile ad occhio nudo . Secondo Messier è anche registrato nel Celestial Atlas di John Bevis.
Alla distanza di 22.200 anni luce, il diametro angolare di M13 (23') corrisponde ad una dimensione di 150 anni luce. L'ammasso contiene parecchie centinaia di migliaia di stelle; Timothy Ferris nel libro Galaxies afferma "più di un milione". Verso il centro, le stelle sono circa 500 volte più concentrate che nei dintorni del nostro Sole. |
M29 |
Ammasso aperto M29 (NGC 6913) |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
20 h 23 m
+38° 32'
4.075 a.l.
6.6
7'
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Dati;
Data: 12/05/07
Località: Monte Amiata
Seeing: Buono
Trasparenza: Ottima
Inquinamento Luminoso: Nullo
Luna: 0/4
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Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Posa: 1 x 360" Guidate con oculare illuminato
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2
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M29 é un piccolo e indistinto ammasso che si trova in un'area ricca e affollatissima della Via Lattea, circa a 1.7° sud-sudest da g Cygni.
E' un ammasso piuttosto sparso e non molto appariscente, costituito da sette od otto stelle abbastanza brillanti. Le quattro più brillanti formano un quadrilatero ed altre tre un piccolo triangolo più a nord. Vi sono soltanto poche altre deboli stelle nei dintorni, e l'ammasso appare abbastanza isolato, malgrado la regione in cui si trova sia immersa nel cuore della Via Lattea.
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M42 (Orion Nebula) |
Nebulosa diffusa M42 (NGC 1976), nebulosa ad emissione e riflessione, in Orione |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
05 h 35,4 m
-05° 27'
1.600 a.l.
4.0
85' x 60'
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Dati;
Data: 17/03/07
Località: Nemi
Seeing: Discreto
Inquinamento Luminoso: Medio
Luna: 0/4
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Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 4 pose x 30 secondi + 6 posa x 60 secondi sommate con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
Ad una distanza di circa 1.600 (o 1.500) anni luce, la Nebulosa di Orione è la nebulosa diffusa più luminosa del cielo, visibile ad occhio nudo e gratificante nei telescopi di tutte le dimensioni, dai più piccoli amatoriali ai più grandi telescopi terrestri, all'Hubble Space Telescope.
E' la parte principale della più grande nube di gas e polveri che si estende per oltre 10 gradi, ben oltre la metà della costellazione di Orione. L'estensione lineare di questa nube gigantesca è di diverse centinaia di anni luce. Questa può essere visualizzata nelle fotografie a lunga posa e contiene, oltre la Nebulosa di Orione vicino al centro, i seguenti oggetti, ugualmente famosi: l'anello di Barnard, la regione della Nebulosa Testa di cavallo (contenente anche NGC 2024 = Orion B), e la nebulosa a riflessione intorno ad M78.
La stessa Nebulosa diOrione è un grande oggetto in cielo, estendendosi per circa 66x60 minuti d'arco, coprendo un'area pari a quattro volte il diametro della Luna piena, corrispondenti ad un diametro lineare di circa 30 anni luce. |
M81 e M82 |
Galassia a spirale M81 (NGC 3031), tipo Sb, nell'Orsa Maggiore e Galassia M82 |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
09h 55.6m
69° 04'
12.000.000 a.l.
6,8
21' x 10'
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Dati;
Data: 17/03/07
Località: Nemi
Seeing: Discreto
Inquinamento Luminoso: Medio
Luna: 0/4
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Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 2 pose x 60 secondi + 4 posa x 90 secondi + 3 posa per x 120 secondi sommate con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
Questa galassia, dal maestoso disegno ben pronunciato di spirale è la più luminosa di una notevole coppia fisica, con la vicina M82, ed è, probabilmente, il membro dominante di un gruppo a noi prossimo denominato gruppo di M81. Poche decine di milioni di anni fa, tempi quasi recenti su scala cosmica, è avvenuto un incontro ravvicinato tra M81 ed M82. Nel corso di questo evento M81, molto più massiva e grande, ha drammaticamente deformato M82 per interazione gravitazionale.. L'incontro ha lasciato tracce anche nella struttura a spirale della più grande e luminosa M81: innànzi tutto rendendola complessivamente più pronunciata e secondariamente formando la struttura lineare scura nella parte inferiore a sinistra della regione del nucleo. Le galassie sono ancora molto vicine essendo i loro centri separati da solo 150.000 anni luce.
Domenica 28 marzo 1993, esplose in M81 una supernova (1993J) di tipo II, scoperta dall'astrofilo spagnolo Francisco Garcia Diaz di Lugo (Spagna), che raggiunse una luminosità massima di 10,5 magnitudini. Il resto di questa supernova è stato osservato alla lunghezza d'onda radio di 3,6 cm da, quasi, il sesto mese per i 18 mesi seguenti con il radiotelescopio del VLA del NRAO.
Ricerche compiute nel 1994 hanno formito la prova che M81 ha poca materia oscura perché la sua curva di rotazione cala sensibilmente nelle regioni esterne. |
M35 |
Ammasso aperto M35 (NGC 2168), tipo 'e', nei Gemelli |
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Ascensione Retta
Declinazione
Distanza
Magnitudine Visuale
Dimensioni Apparenti |
6h 8.9 m
24° 20'
2.800 a.l.
5.3
28'
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(cliccare x ingrandire) |
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Dati;
Data: 17/03/07
Località: Nemi
Seeing: Discreto
Inquinamento Luminoso: Medio
Luna: 0/4
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Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 2 pose x 30 secondi + 1 posa x 60 secondi + 1 posa per x 120 secondi sommate con Registar
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2 |
L'ammasso aperto M35 è formato da oltre 200 stelle (Wallenquist ne ha contate 120 più luminose della 13° mag.) disperse in un'area pari a quella della Luna piena (30'). Alla distanza di 2.800 anni luce corrisponde ad un diametro di circa 24 anni luce; la densità nella parte centrale è di circa 6,21 stelle per parsec cubico. Alcuni autori hanno stimato un diametro maggiore: oltre 46' (H. Shapley nel 1930). Ha un'età intermedia di 110 milioni di anni, e contiene alcune stelle uscite dalla sequenza principale (tra cui diverse giganti gialle ed arancioni di classe spettrale tra le ultime del tipo G e le prime K). La sua stella più calda della sequenza principale è indicata come appartenente alla classe spettrale B3 (Sky Catalog 2000) e la sua classificazione di Trumpler è come III,3,r da tutte le fonti. Si sta avvicinando alla velocità di 5 km/sec.
Facile da trovare anche ad occhio nudo, con condizioni favorevoli, si trova vicino alle 3 stelle del "piede" di uno dei Gemelli. Gli strumenti più piccoli risolvono le stelle più luminose e lo rendono uno spettacolo magnifico ai bassi ingrandimenti: un ammasso circolare con una distribuzione stellare abbastanza uniforme |
M42 (Orion Nebula)
Dati;
Data: 27/02/07
Località: Roma
Seeing: Pessimo
Inquinamento Luminoso: Elevato
Luna: 3/4
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 6 pose x 30 secondi + 5 pose x 60 secondi sommate con Registax
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2
Note:
Migliorato il fuoco grazie all'utilizzo della Maschera di Hartmann
Assenza di Filtro UHC-S o LPS per l'IL
Mancanza di Autoguida o guida manuale con crocicchio
<< >>
(cliccare sull'immagine per ingrandire)
Data: 13/02/07
Località: Roma
Seeing: Discreto
Inquinamento Luminoso: Elevato
Luna: Assente
Realizzazione:
Telescopio: SN 6"
Montatura: HEQ5
Camera: Canon EOS 350 D non modificata
Tipo di ripresa: Al fuoco diretto
Somma: 9 pose x 60 secondi con Registax
Trattamento RGB: Adobe Photoshop CS2
Note:
Fuori fuoco causa focheggiatore
Assenza di Filtro UHC-S o LPS per l'IL
Mancanza di Autoguida o guida manuale con crocicchio
(cliccare sull'immagine per ingrandire)
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